Cosa dobbiamo sapere su come aprire un negozio online? Scopriamo insieme quali sono i passaggi da fare e a cosa dobbiamo prestare attenzione maggiormente.

La chiave per creare e mantenere, un negozio online di successo è tenere sotto controllo ogni vendita. Perché una cosa è ottenere traffico e vendere prodotti, ma stiamo ottenendo il massimo da ciò che vendiamo?

Che sia la prima volta che pensi di mettere su una piccola attività o che tu abbia già avuto esperienza, questa guida ti aiuterà a capire come mettere su un negozio online in 7 semplici passi.

Il nostro obiettivo è rendere il tuo e-commerce attivo e funzionante, oggi, inclusa l’organizzazione dei prodotti online. Quindi, iniziamo:

1. Scegli il tuo settore

Significa sostanzialmente ‘cosa dovrai vendere e a chi lo vuoi vendere’. Alcuni imprenditori alle prime armi non prestano molta attenzione al settore in cui si lanciano.
Il settore che scegli avrà in patto in molte cose, incluse:

  • I dettagli delle tue vendite
  • Quanto impegno devi mettere nell’assistenza al cliente
  • Se avrai o meno clienti abituali

Il tuo settore si dividerà in più parti: prezzo, pubblico, opportunità di mercato.

Iniziamo partendo dal prezzo e analizziamo questo concetto ad un livello base:
se vendi articoli economici, più persone saranno incentivate ad acquistare, ma il valore medio della tua vendita sarà più piccolo.
Se vendi articoli più costosi, meno persone saranno propense ad acquistare, ma il tuo valore di vendita sarà maggiore.

Quindi, cosa dobbiamo fare? C’è un prezzo minimo da considerare?

In realtà non c’è una regola, ma prova a mantenerti sui € 100 o superiore.

Ecco la logica alla base: dopo aver tenuto conto delle operazioni, del magazzino e dei costi di marketing, la maggior parte dei proprietari di negozi di e-commerce si ritrova con un margine di profitto del 20-30%.

Diciamo che guadagni il 20% su ogni articolo che vendi.

Se vendi un articolo da € 20, stai guadagnando € 4 su quella vendita. Se vendi un articolo da € 100, stai guadagnando € 20.

Pensiamola in questo modo: la quantità di tempo ed energia che spendi nel processare ed evadere il tuo ordine è grossomodo la stessa, sia che vendi un articolo da € 20 o da € 100.

Inoltre, c’è da considerare brand loyalty, popolarità e longevità.

Iniziamo a capire cos’è la brand loyalty (fedeltà alla marca).
In poche parole, vogliamo evitare nicchie di mercato che sono già dominate da grandi marchi.
Per esempio: le tue cuffie si rompono e devi comprarne di nuove. Tirerai fuori il tuo telefono andrai sul sito della Sony, o Bose, o qualsiasi altro marchio. Oppure andrai direttamente ad uno dei loro negozi.

Consideriamo invece un altro scenario: diciamo che stai ritinteggiando casa e decidi che un lampadario è quello che ci vuole per il tuo salotto. Probabilmente tirerai fuori il telefono e cercherai “vendita lampadari online” o “lampadari senza spese di spedizione”.

Qual’è la differenza?

Nelle nicchie dominate da alcuni brand, i clienti non penseranno ad alternative e cercheranno subito il marchio che secondo loro è la marca migliore.

Quindi, evitate queste situazioni come la peste e focalizzatevi su nicchie e prodotti che non porteranno alla mente marchi che sono già considerati come il top del settore.

Parliamo ora di popolarità.

Possiamo riassumere il concetto in identifica un settore o prodotto che sta lentamente, ma costantemente crescendo in popolarità.

Per aiutarti, ecco uno strumento utile: Google Trend.
Inserisci la tua parola chiave e potrai vedere come le persone la stanno cercando (che sia nel mondo o in uno specifico paese).
Per esempio, se cerchi il termine “friggitrice”, noterai che c’è stato un incremento negli ultimi 2 anni.

Non sentirti sotto pressione nel cercare un prodotto o settore che mostra una traiettoria liscia, ma se noti che ha una crescita lenta e costante, è abbastanza.

Infine, ultimo ma non meno importante, considera la longevità dei tuoi clienti.
Questo richiede una riflessione a lungo termine su alcuni passaggi, ma è importante avere lungimiranza quando inizi un’attività.

Una volta che hai fatto la tua prima vendita e aver svolto le operazioni necessarie senza intoppi, il passaggio successivo è lavorare per generare maggiori entrate.
Come farlo? Molti imprenditori provano a incrementare il valore di longevità dei propri clienti, e studiano strategie per rivolgersi ai clienti esistenti e fare in modo che comprino di nuovo.

Ecco la parte difficile: alcune nicchie sono terribili per la longevità dei clienti. Vale la pena capire quali sono questi settori in anticipo, in modo che non ti troverai bloccato tra sei mesi quando cercherai di incrementare la longevità dei tuoi clienti.

Un esempio: il settore dei matrimoni.
Le persone pensano automaticamente che il settore dei matrimoni sia molto remunerativo, in quanto le persone spendono molti soldi per il loro “grande giorno”. Questo è vero, ma quello a cui non pensano è che il ciclo di vita dei loro clienti è veramente corto.

Potresti avere 100 clienti oggi, ma questi spariranno in tre mesi, e non torneranno più.
Per veder crescere la tua attività dovrai spendere aggressivamente in annunci o altre forme di marketing. Sarai intrappolato in un ciclo senza fine per l’acquisizione di clienti nuovi, e se ti fermerai, si fermeranno anche le tue vendite. Abbastanza spaventoso, vero?

Bene, prima di spostarci alla prossima sezione, facciamo un breve riepilogo:

I settori poco proficui sono tipicamente quelli con prodotti a basso costo, che rimandano a grossi brand, che non crescono in popolarità, o che non consentono di avere longevità dei clienti.

Un’ultima cosa: consiglio di non entrare alla cieca in un settore di cui non sai assolutamente nulla.
Se trovi un settore che si adatta ai criteri menzionati sopra, ma è una cosa nuova per te, prenditi del tempo per fare qualche analisi di mercato. Più cose saprai dei tuoi concorrenti, e come l’industria funziona in quel settore, più avrai possibilità di creare uno negozio online.

2. Scegli tra il dropshipping o avere i tuoi prodotti in un tuo magazzino.

Stai decidendo di aprire un e-commerce? Sceglii se vendere in dropshipping o avere i tuoi prodotti.
Il dropshipping è diventato molto popolare, ma come qualsiasi cosa, si porta dietro il suo bagaglio di difficoltà.

In questa sezione, mostreremo i vantaggi e svantaggi del dropshipping  rispetto all’avere i propri prodotti, in modo da avere gli elementi per prendere una decisione consapevole e che meglio si adatta alla tua situazione.

Dropshipping

In qualche maniera, il dropshipping è diventata l’ultima frontiera dell’e-commerce, in quanto tu non hai un tuo magazzino. Questo significa che:

  • Non hai bisogno di soldi per comprare i tuoi prodotti
  • Puoi rendere disponibili più prodotti, a zero rischi
  • Non hai costi di magazzino
  • Non hai necessità di ritirare e consegnare

In pratica, il dropshipping semplifica di molto la situazione e, virtualmente, con il dropshopshipping chiunque può fare e-commerce. Anche un ragazzo un po’ scapestrato che non vuole andarsene da casa dei genitori.

Ma ci sono ovviamente anche lati negativi nel dropshipping.

Prima di tutto, non hai nessun controllo su ciò che accade dietro le quinte dei tuoi ordini. Certo, l’idea di non alzarsi dal divano mentre una società terza si prende cura della tua realizzazione è piuttosto allettante. Ma potrebbero esserci ovviamente dei problemi. Se queste commetteranno degli errori (ed è possibile che succeda prima o poi), i tuoi clienti se la prenderanno con te.

Per i negozi online che gestiscono i propri prodotti in magazzino, è facile scusarsi, correggere il problema, e andare avanti, ma per i dropshipper, che devono comunicare con produttori che sono in un’altra città, o addirittura continente, non sarà ovviamente così facile.

Inoltre, il reso dei prodotti sarà altrettanto problematico.
Per esempio, AliExpress (la più popolare piattaforma di dropshipping al momento) non permette i resi, e se lo fa, impiega moltissimo tempo per rimandare il prodotto difettoso del cliente al produttore, sostituirlo, ed inviarlo al cliente.
Quindi hai due opzioni.

  1. Specificare tra le condizioni del tuo store che non prevedi il reso dei prodotti
  2. Permettere il reso, ma perderci di tasca tua

Se stai iniziando con un budget limitato, potresti essere tentato di non consentire assolutamente il reso. Ma non farlo.

Tu sei un brand nuovo, nessuno ancora ti conosce e hai bisogno di costruire la fiducia dei tuoi clienti. Quindi se hai delle condizioni rigide riguardo ai resi, probabilmente i tuoi potenziali clienti abbandoneranno il tuo shop online.

Ecco quello che raccomandiamo:

Offri il reso, ma solo per i prodotti difettosi, e stabilisci che il pezzo deve essere rimandato indietro nel più breve tempo possibile (ad esemio, 7 giorni) per essere idoneo. Allo stesso tempo, tieni traccia dei tuoi resi.
Se il tuo produttore manda costantemente prodotti difettosi, interrompi il rapporto con loro e cercane un altro.

Passiamo all’ultimo svantaggio del dropshipping: la mancanza di marchio.

Tu puoi richiedere al tuo fornitore di non includere loro materiale promozionale nei pacchi che spediscono ai tuoi clienti, cosa che renderebbe meno evidente che stai facendo dropshipping. Ma è invece improbabile che riuscirai a fare in modo che loro useranno pacchi personalizzati con il nome della tua azienda e il tuo logo.
Questo significa che i tuoi clienti non avranno un’esperienza molto positiva quando li riceveranno.

In pratica, riceveranno una scatola anonima con qualche etichetta. Non ci sarà nulla sulla scatola, o dentro, che indichi che sei stato tu ad inviarla.
Se stai cercando solo di guadagnare qualcosa dal tuo e-commerce, va bene, ma se vuoi costruire un marchio, questo può essere un ostacolo.

Potresti anche riuscire a fare in modo che i tuoi fornitori inseriranno del tuo materiale nel pacco, ma è raro, e probabilmente ti costerà.

A questo punto, ti abbiamo descritto quello che c’ da sapere sul dropshipping. Ora andiamo ad analizzare cosa succede se invece gestisci tu i tuoi prodotti.

Gestione diretta dei prodotti

Gli svantaggi sono ovvi:

  • Costi per l’acquisto dei prodotti
  • Costi di magazzino
  • Spese per il confezionamento, imballaggio, ritiro ed invio.

In pratica, è più costoso e più difficile da organizzare.

Con il dropshipping, puoi affidare questi aspetti dell’e-commerce all’esterno, ma quando gestisci i tuoi prodotti sei responsabile di tutto, e ci sono molti pezzi del puzzle che devono essere messi insieme.

Dall’altro lato, ci sono importanti lati positivi.
Innanzitutto, puoi assicurarti che l’esperienza del cliente sarà perfetta.

Ecco cos’è importante:
Le statistiche mostrano che la maggior parte dei clienti insoddisfatti, non ti diranno che lo sono, semplicemente ti metteranno nel dimenticatoio e non torneranno nel tuo store.
Se stai facendo quel tanto che basta per cavartela, stai danneggiando i tuoi tassi di fidelizzazione dei clienti (e le entrate!) senza rendertene conto.

Per assicurarti di non perdere involontariamente tali entrate, devi fare qualcosa in più quando si tratta di servizio al cliente. Ovvero stiamo parlando di:

  • Tempi di consegna brevi
  • Confezionamento ben fatto in design e qualità
  • Conoscenza dei tuoi prodotti in ogni aspetto

E ovviamente, risolvere i problemi non appena sorgono.

Importante

Considera che, quando sbagli, i tuoi clienti tenderanno a parlarne di più rispetto a quando farai bene. Quindi assicurati di dare ai tuoi clienti un’esperienza perfetta.

Il secondo vantaggio di gestire i tuoi prodotti è un margine di profitto maggiore.

Quando compri un articolo da un produttore, di solito dovrai ordinarne una quantità minima. In questo modo otterrai uno sconto. Puoi mantenere il tuo margine più alto o trasferire lo sconto ai tuoi consumatori, cosa che potrebbe incrementare le vendite. In ogni caso, questo significa maggior guadagno.

Abbiamo parlato di quanto è importante avere il tuo marchio sui pacchi, sulle confezioni e/o sui prodotti, se il tuo obiettivo e restare sul mercato a lungo. Ma non è solo affinché i tuoi clienti riconoscano il tuo marchio.
I prodotti consegnati con una confezione fatta bene e di marca, sono percepiti come più attraenti e desiderabili.
Se ti arrivasse una scatola di cartone malconcia, con solo un’etichietta in una lingua che non capisci, quale sarebbe la tua sensazione?

Probabilmente come se avessi comprato qualcosa al mercato nero. O come se un tizio dal suo seminterrato stia cercando di truffarti. Ma se lo stesso prodotto ti arriva in una bella confezione, ti sentirai già più entusiasta. C’è un motivo per cui di solito la gente filma gli spacchettamenti

Un ultimo appunto sul branding: scatole e confezioni fatte bene incoraggiano i clienti a condividere il tuo prodotto sui social media.

Puoi anche includere una call-to-action sulla tua scatola e dire ai clienti di usare l’hashtag del tuo marchio quando condividono il loro acquisto sui social media.

Quindi, ricapitolando:

  • Il dropshipping non richiede capitale ed è il modo migliore per iniziare, ma ha margine di profitti bassi e poca possibilità di cura del marchio
  • Acquistare all’ingrosso richiede più capitale e la necessità di gestire tutto il processo di confezionamento e spedizione, ma offre più margine di profitto e più branding

Una volta che hai scelto un modello di business con cui lavorare, è tempo di passare alla parte più divertente: scegliere il nome della tua attività e registrare un dominio.

3. Scegli un nome per la tua attività e registra il nome del tuo dominio

Il nome per la tua attività non è esageratamente rilevante come il settore che scegli, ma è comunque molto importante. Se non stai attento, potrebbe impedirti di iniziare il tuo negozio online.

Le persone sono ossessionate dalla scelta del nome, lo so. Il mio consiglio è di darti una scadenza di una o due settimane per scegliere il nome, se sei davvero bloccato. Altrimenti passerai mesi cercando di trovarla e non inizierai mai ciò che serve per partire.

Alcune cose da fare e da non fare per scegliere il nome

DA FARE
Scegli un nome che sia facile da pronunciare

Lo spelling è fastidioso! Quindi assicurati che il nome suoni bene, e che sia facile da pronunciare. Inoltre le persone potrebbero digitare male l’URL.

Scegli un nome che abbia un significato

Se è attinente al tuo settore, è la strada giusta. Rende più facile alle persone capire di cosa tratta la tua attività. Se poi c’è un significato più profondo e personale, rappresenterà un ottimo spunto per il lancio sui media.

Sii più originale possibile

Una volta un imprenditore aprì un negozio di lingerie chiamato “Victor’s Secret”.
Victoria’s Secret ha prontamente intentato una causa contro di loro.

DA NON FARE
Non scegliere un nome troppo lungo

Il nome della tua attività non dovrebbe essere più lungo di 3 parole. Consiglierei fortemente di restare su una o due parole.
Di nuovo, più semplice è il nome da pronunciare e digitare, più le persone lo ricorderanno

Non scegliere un nome che è una combinazione di lettere e numeri

Questo è piuttosto facile, ma meglio specificarlo. A meno che tu non stia cercando di sembrare poco serio e professionale.

Non scegliere un nome che si riferisce a uno specifico prodotto o linea

Potresti essere tentanto di farlo se stai pianificando di concentrare i tuoi sforzi nel vendere solo un prodotto. Ma cosa succede quando deciderai di ampliarti in futuro? Sarai bloccato su quel prodotto.

4. Scegli il prodotto da vendere

Hai scelto il tuo campo. Hai il tuo nome e indirizzo web. E ora…come fai a capire cosa vendere?

Facile. Guardando alle prove sociali.
Vai alla lista dei best seller di Amazon e dai un’occhiata agli articoli più venduti nel tuo settore.
Fai lo stesso con eBay. E poi AliExpress.

Tieni un documento o foglio con tutte le tue idee, tenendo conto di alcune cose:

  • Evita prodotti di marca (come abbiamo già detto)
  • Tieniti su prezzi di vendita attorno ai € 50 – 100 con buoni margini di guadagno
  • Scegli prodotti con costi di spedizione bassi
  • Vendi cose che conosci almeno un po’ (e preferibilmente che ti appassionano)
  • Trova cose su cui puoi fare innovazione (guarda alle recensioni per vedere cosa alle persone non piace di quel prodotto, quindi fai meglio)

Una volta che hai scelto il prodotto che vuoi vendere, è tempo di cercare i tuoi fornitori.

Puoi trovare moltissimi fornitori sia su AliExpress che Alibaba, ma c’è una differenza: su AliExpress puoi comprare prodotti senza dover stare su una quantità minima di ordine (MOQ), mentre su Alibaba molti articoli hanno una quantità minima di ordine.

Se i fornitori internazionali non fanno per te, SaleHoo ha una lista fornitori che mostra un elenco di fornitori di alta qualità (ed è piuttosto economico per un abbonamento). Il loro laboratorio di ricerche di mercato è inoltre molto utile per trovare prodotti interessanti.
Questo strumento ti permette di confrontare diversi prodotti e valutarli sulla base dei trend di vendità, valutazioni sulla concorrenza (ad esempio se ci sono tanti altri negozi che stanno vendendo lo stesso prodotto), e molto altro.

Quando cerchi un fornitore, ci sono alcuni passi da tenere a mente:

  • Comunica, comunica, comunica. Più parlerai con loro, meglio entrerai in relazione. Non aver paura di chiamare
  • Evita fornitori con eccessive o strane commissioni
  • Assicurati di far loro domande subito e spesso. La loro assistenza clienti è la tua assistenza clienti, soprattutto se fai dropshipping.

5. Crea il tuo sito web

Passiamo ora alla fase un po’ più impegnativa, ovvero creare il nostro negozio online. Il sito su cui atterreranno i nostri clienti e sul quale effettueranno i loro ordini.

Inutile spiegare l’importanza che riveste questo passaggio. In base all’aspetto, alla velocità, alla semplicità di utilizzo e al corretto funzionamento del sito, il cliente deciderà o meno se proseguire nella navigazione, per concludere eventualmente l’acquisto, o se uscire per cercare una situazione che dà più fiducia.

Un utente impiega pochissimi secondi per decidere se uscire subito dal sito, per cui l’esperienza deve essere perfetta e dobbiamo limitare il numero di difetti ed errori, avvicinandosi il più possibile allo zero.

Con sollievo per chi desidera aprire il suo primo e-commerce, oggi non è più così necessario avere competenze di sviluppo web per creare il proprio sito, ma è necessario ovviamente assicurarsi di farlo bene.

Per chi ha zero competenze, la soluzione più adatta potrebbe essere Shopify, che accompagna l’utente nella creazione del proprio sito web, mette a disposizione un’infrastruttura per la pubblicazione, in cambio di una quota mensile e percentuali sulle vendite. Con Shopify è possibile scegliere un tema, ed è possibile espanderlo con qualsivoglia funzionalità per rendere il proprio negozio personalizzato.

Un’altra soluzione possono essere i CMS, come Prestashop, Magento, WordPress con il plugin WooCommerce, e molti altri. Questa soluzione richiede forse un minimo di competenza in più, non tanto di conoscenza HTML/CSS/PHP, se non in minima parte, ma è necessario comunque avere una dimestichezza con il web per orientarsi all’interno del pannello amministrativo e costruire le pagine del proprio sito web.
Di contro, in questo caso non è richiesta una quota mensile o percentuali sulle vendite. Siamo completamente svincolati e i guadagni del nostro sito saranno interamente nostri. Dovremo semplicemente trovare un hosting provider per la registrazione e l’hosting del nostro sito web, come per esempio HostingPartner, sul quale potremo installare il nostro CMS e pubblicare il sito e-commerce.

Soluzione un po’ più costosa, ma ovviamente più sicura, è affidarsi ad un professionista che ha esperienza di come sviluppare un sito e-commerce, quali sono i punti critici, e fare in modo che il negozio online sia fluido, intuitivo da navigare, performante ed efficace.
Il tuo web designer si occuperà di registrare il tuo dominio, pubblicare il tuo sito, e ti consegnerà il sito web già pronto completo di tutto, con qualche istruzione per l’inserimento dei tuoi prodotti, la gestione delle offerte, ed altro. Magari anche con qualche aiuto sul SEO

Non dimenticare che se hai bisogno, CORAEL può sviluppare il tuo negozio online con un’attenzione particolare alle tue necessità e al tuo budget. Visita la nostra pagina relativa ai siti e-commerce e richiedi un preventivo senza impegno.

6. Crea la tua azienda e/o ottieni una partita IVA

Una volta che hai un sito web, dei fornitori, e dei prodotti, è l’ora di pensare di mettere su la tua identità giuridica.

Nel caso di una società, il vantaggio principale è che la tua attività sarà una entità separata rispetto a te, il proprietario.
Essenzialmente, significa che tu non sei personalmente responsabile di quello che succede nella tua attività, e il tuo conto e i tuoi beni saranno protetti da ogni responsabilità che il tuo business potrebbe avere.

Non necessariamente devi creare subito una società di capitali.

Mentre nelle società, i tuoi beni personali sono protetti, puoi iniziare la tua attività come ditta individuale, senza creare una vera e propria azienda. Questa scelta, nonostante sia meno costosa, è un po’ più costosa.

Il mio consiglio è di aspettare di avere un certo fatturato (diciamo circa € 1000 / mese) prima di creare un’azienda. In questo modo, la tua attività può permettersi le spese, che sai che dovrai pagare per molto tempo.

Per maggiori informazioni su come creare un’azienda o partita IVA rivolgiti ad un professionista o documentati in proposito in modo da assicurarti di adempiere a tutti gli obblighi legali. Noi non siamo commercialisti o avvocati, quindi se hai domande rivolgiti a loro. Prendi i nostri consigli con le pinze.

Parliamo ora di tasse sulle vendite

Ecco quello che hai bisogno di sapere:
Una volta che hai creato il tuo negozio online, avrai un vincolo fiscale sulle vendite, in qualsiasi paese in cui hai una presenza fisica (inclusi proprietà, dipendenti e inventario).

Diciamo che la tua azienda è in Italia, e il tuo ufficio (o sede), dipendenti, e inventario, sono tutti all’interno dei confini del paese. Significa che dovrai pagare l’IVA sugli ordini effettuati dai clienti italiani.
Andiamo avanti e diciamo che tra un paio di anni la tua sede è in Italia, ma ora hai anche un magazzino in Germania. Significa che ora la tua azienda è presente in due stati.
Sebbene sia possibile riscuotere l’imposta sulle vendite in tutti gli stati in cui è presente la nostra azienda, è necessario ottenere un permesso per l’imposta sulle vendite prima di farlo.

Come ci si registra per un permesso di imposta sulle vendite?

Semplice: vai al sito web o rivolgiti all’agenzia delle entrate e registrati lì.

I permessi fiscali di alcuni stati sono gratuiti e altri ti costeranno una somma simbolica.

Una volta che ti sei registrato, lo stato ti darà istruzioni su quando e con quale frequenza i tuoi pagamenti sono dovuti (mensilmente, trimestralmente o annualmente).

È un po ‘una seccatura esaminare i documenti, ma non rimandare! È illegale riscuotere l’imposta sulle vendite senza un permesso nella maggior parte degli stati ed è meglio non avere problemi.

7. Pubblicizza il tuo nuovo shop online!

Finalmente, abbiamo raggiunto l’ultima sezione di questa lunga guida.

Sai come mettere su un’azienda, come configurare il tuo sito web, e come adempiere gli obblighi rispetto alle tasse sulle vendite. Tutto ciò che è rimasto da fare è creare un piano di marketing per il tuo e-commerce.

Content marketing e SEO

Probabilmente avrai già sentito parlare di questo, ma il Search Engine Optimization (SEO) è eccezionale.

Puoi avere due online store che vendono esattamente le stesse cose, ma puoi vedere risultati completamente differenti se solo uno di questi è ottimizzato e l’altro no.

Alla fine, vendere online è una questione di numeri:
Devi massimizzare il numero di persone che visitano il tuo il tuo negozio online, e massimizare le tue conversioni, e il tasso di ritenzione.

Hai avuto l’idea. Ma ora entrano in gioco il content marketing e la SEO: contenuti di qualità ti aiuteranno a classificarti, indirizzano il traffico al tuo negozio e creando fiducia nei tuoi visitatori, e questo aumenterà di conseguenza le vendite.

Ci sono molte guide che parlano di questo. Studia e otterrai risultati eccezionali.

Social media marketing

Una regola d’oro del marketing è che la tua presenza deve essere dove sono i potenziali clienti. Quindi assicurati di tenere la tua pagina social aggiornata e attiva.
Consiglio di pianificare obbiettivi per i tuoi social media, perché se sei chiaro in ciò che vuoi raggiungere, puoi programmare i passi da fare per arrivarci. Crea un calendario dei contenuti.

Puoi creare e pianificare i tuoi post in anticipo e assicurarti di avere sempre qualcosa in programma per le principali festività.

So che sembra impegnativo, non sudare.

Scegli semplicemente UN canale sul quale vuol focalizzarti per primo, e inizia una cosa per volta.

Inoltre linka le tue pagine social media al tuo negozio online.

Pay-per-click (PPC)

Molti imprenditori novelli sono esitanti a provare il PPC (perché sono preouccupati di esaurire il loro budget).

La domanda più frequente è: “Come dovrei spendere sul PPC? E’ costoso fare questi annunci?”

La mia risposta è: “Dipende. So che alcuni e-commerce spendono € 10000 al mese o più”.

Per qualcuno che non conosce bene il PPC potrebbe sembrare una cifra spropositata di soldi, ma quello che dico è che se le aziende hanno speso il 100% del loro budget negli annunci PPC, significa che ne guadagnano almeno € 20000. Quei € 1000 non suonano più così ridicoli ora.

Ecco alcune buone notizie:

Secondo l’Economic Impact Report di Google, le aziende guadagnano in media € 2 di entrate per ogni € 1 che spendono per AdWords.
Quindi, anche se non sei un mago di PPC e i tuoi annunci sono mediocri, puoi comunque vedere un decende profitto.

Leggi le guide presenti sulla rete o libri sulle analisi dei PPC competitivi.

Non dimenticare che il PPC non è limitato a Google Ads. Ci sono anche gli annunci di Facebook e Instagram.

Email marketing

Ogni volta che dico ai proprietari di negozi online la statistica che sto per condividere, rimangono sempre a bocca aperta.

Sai che con ogni € 1 spese sull’e-mail marketing, le attività guadagnano una media di € 44? Sì, hai letto bene: € 44 per un euro.

Non lasciare che nessuno ti dica che l’email marketing è vecchia scuola, obsoleto o noioso. In realtà è incredibilmente potente ed efficace e uno dei sistemi di marketing più redditizi che esista.

Consiglio di parte: pianifica il tuo marketing

Abbiamo coperto diverse strategie di marketing, ed è comprensibile se ti senti un po’ scoraggiato a questo punto.

Fai un respiro profondo, e rimani con me. Tutto ciò di cui hai bisogno è un piano fatto bene, che ti permetterà di avere lungimiranza e ogni cosa sarà fattibile.
Inizia stabilendo gli obiettivi finanziari per l’anno. Quante entrate vuoi avere?

Quindi scomponi, e stima i tuoi obiettivi mensili.
Basandoti sulle stime, stabilisci quanti prodotti devi vendere ogni mese. Una volta stabilito questo, lavora ad un piano d’azione.

Ultime considerazioni sull’aprire un negozio online

Congratulazioni. Sei arrivato alla fine di questa guida e sai tutto ciò che c’è da sapere su come iniziare con un negozio online.

Prima di lasciarti, ecco un ultimo consiglio:

Non aspettare il momento perfetto.

Inizia il tuo business online oggi!

Come disse George Patto, un buon piano eseguito con decisione ora è meglio di un piano perfetto eseguito la prossima settimana.

Quindi fallo.
Potresti dire a te stesso che inizierai ad imbastire il tuo negozio online la prossima settimana, quando sarai meno occupato a lavoro. Ma la prossima settimana potresti avere il raffreddore. Così rimanderai ancora.
E la settimana dopo? E’ il compleanno della tua compagna, quindi rimandi ancora.
Quella ancora dopo? Il tuo cane deve andare dal veterinario. Quindi ancora.

Insomma, hai capito…

Non ci sarà mai il momento in cui le stelle sono tutte allineate. Quindi smetti di aspettare che accada e fallo accadere!

Se hai trovato utile questa guida, condividila con i tuoi amici aspiranti imprenditori.

Grazie per la pazienza nel leggerla tutta e ti auguro di cuore buona fortuna!